Edizioni Ricordi
La nuova didattica dei Civici Corsi di Jazz di Milano
Le metriche dispari applicate al jazz contemporaneo

Osservando l’evoluzione della musica jazz nel corso del 900 si può notare come compositori e musicisti abbiano compiuto profonde ricerche nell’ambito melodico e armonico, mentre gli aspetti ritmici e soprattutto metrici si sono mossi molto più lentamente, con la maggior parte del repertorio jazzistico, scritto e suonato in 4/4 o 3/4.

Negli ultimi quindici o vent’anni le cose sono profondamente cambiate. Gran parte del jazz contemporaneo fa uso di svariate metriche e di ritmi un tempo ritenuti inusuali.

Questo avviene per varie ragioni: innanzi tutto la costante necessità di trovare nuove forme di espressione, ma anche il sempre più ricorrente utilizzo di ritmiche provenienti dalle musiche di tutto il mondo. Tutto questo ha una conseguenza sulla crescita delle potenzialità espressive del nostro strumento e, non a caso, mai come oggi possiamo trovare un altissimo livello tra i batteristi dagli stili più diversi. Con questo mio nuovo metodo ho cercato di fornire una serie di strumenti che possono aiutare a potenziare la consapevolezza metrica del nostro suonare.

Ognuno degli argomenti è mirato a migliorare la libertà espressiva all’interno di qualsisi metrica, assieme al proprio potenziale creativo. Spero che gli spunti contenuti in questo lavoro possano essere utili per la vostra ricerca in questo campo.

• Master in Batteria Jazz 1
• Master in batteria jazz 2: Tempi dispari
• Master in Ritmica Jazz
• Claudia Cantisani – Non inizia bene neanche questo weekend (CD)